Le certezze di calciopoli

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view post Posted on 29/11/2014, 13:37
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Leggenda
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l'abuso dei farmaci ha avuto le sue condanne , ma si trattava di abuso di farmaci leciti e non di doping , ricordo che i processi finirono con due piene assoluzioni , mentre per la cassazione subentrò la scadenza dei termini ... ma ricordo anche molte altre regole violate da altre squadre e mai punite a dovere , io non sono per l'assoluzione di chi ha sbagliato , ma per la condanna a tutti quelli che hanno sbagliato ( con le regole della giustizia sportiva , l'Inter e altre squadre sarebbero dovute andare in serie B per i passaporti falsi , altre squadre avrebbero dovuto retrocedere per i magheggi finanziari (le famose plusvalenze false e qui eravate dentro anche voi assieme all'Inter) , Roma e Lazio sono state salvate dai loro crack finanziari , mentre sembra che ci si voglia accanire sempre e solo contro la Juventus... (soli contro tutti)
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 29/11/2014, 14:09




guardati il documentario
 
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InteristaRosicone&Falso
view post Posted on 29/11/2014, 14:44






Calciopoli sanguina ancora
Nico Penta - Questo è l'elenco originale consegnato dal De Cillis ai Carabinieri, uno di questi numeri fu attribuito a Pieri, al quale costò la condanna a 2 anni e 4 mesi per poi essere assolto in appello dopo aver ascoltato le telefonate scagionanti, che nell'ordinario non hanno ascoltare... immaginate il perché..

CITAZIONE (Salvuccio_RHTS @ 29/11/2014, 13:22) 
Ma non mi interessa nemmeno convincerti
ti dimostro soltanto che le cose possono esser viste anche diversamente e per giunta argomentate, questo può bastare.
Il contenuto delle telefonate, gli agganci, le conoscenze di Moggi (persino con la GdF) ci vuole coraggio a chiamarle illazioni
c´è stato parecchio e sarebbe stato giusto processare e andare in fondo anche con l´inter, solo su questo ti assecondo.
Sull´abuso di farmaci, poi, sai come la penso, quello è un capitolo a parte...anche li la cosa doveva protrarsi...hanno insabbiato tutto.

È un po vecchio, ma prenditi un paio d´ore e guardati
OPERAZIONE OFFSIDE (CLICK) su youtube.
Sono una decina di puntate.

Uno che prende per buono una minchiata di documentario è proprio intelligente
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 29/11/2014, 15:37




AHAHAHAHAHA ha parlato quello di Tottosport e Giulemanidallajuve

serve soprattutto per collegare tutte le telefonate (ottimamente documentate) e capire quello che succedeva dietro al sipario
non parla soltanto della juve
 
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InteristaRosicone&Falso
view post Posted on 30/11/2014, 17:01




CITAZIONE (Salvuccio_RHTS @ 29/11/2014, 15:37) 
AHAHAHAHAHA ha parlato quello di Tottosport e Giulemanidallajuve

serve soprattutto per collegare tutte le telefonate (ottimamente documentate) e capire quello che succedeva dietro al sipario
non parla soltanto della juve

ottimamente documentate... HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 30/11/2014, 18:14




Eeeh purtroppo posso solo immaginare quanto prurito devi sentire, comunque la Vagisil la vende Cristiano, magari gli vai a fare visita.
 
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view post Posted on 5/12/2014, 19:47
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Leggenda
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ma hai letto almeno chi ha firmato l'articolo ? se come scrive questo im....lle , la sentenza scandisce un'accusa a confronto della regolarità dei campionati , come mai la sentenza scritta dal giudice , ha invece stabilito che i campionati non erano falsati ? , che non c'è stato nessun accordo sulle designazioni ? che le ammonizioni ai giocatori delle squadre che dovevano affrontare la Juve erano perfette (tramite Telelombardia , ho visto tutti i falli dei giocatori ammoniti e anche i milansti e gli interisti dicevano che c'erano tutte , anzi in qualche caso ci stava pure l'espulsione diretta , quelle che ha scritto sono una somma di C......te smontate dal processo d'appello , l'unica rimasta è la storia delle schede ... ma forse non hai letto l'articolo dove il sedicente venditore-accusatore , stà pre essere processato per falsa testimonianza sul caso delle schede , facciamo così , anche se a me di Moggi interessa poco , aspettiamo il grado di giudizio definitivo , poi discuteremo anche di quello che ha fatto realmente Moggi , intanto bertini ha dichiarato che Facchetti (e non Moggi) si presentava nel suo spogliatoio arbitrale , cosa che non avrebbe potuto assolutamente fare ....
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 5/12/2014, 20:05




l´hai visto il documentario? prima lo guardi e poi parliamo

"di Moggi mi interessa poco" LOL
 
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view post Posted on 5/12/2014, 20:28
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Leggenda
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il documentario l'avevo visto a suo tempo e già allora mi sembrava montato bene per andare solo in una direzione .... ma poi nella realtà i processi hanno smontato tutte quelle falsità che avevao perpretato quelli che avevano creato quel documentario .....
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 5/12/2014, 20:45




cazzate, quandi le cose dette su Lotito e Della Valle sono tutte falsità, così come le telefonate di Moggi e gli incontri con Pairetto in privato....vabbè hai ragione tu. :lol:
 
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view post Posted on 6/12/2014, 13:24
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Leggenda
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strano che gli incontri di Moggi e Pairetto avvenissero in ristoranti con altra gente .... (e comunque anche queste sono accuse smontate nei processi penali) poi non ho mai detto che tutto fosse alla luce del sole , quello che contesto è che si è voluto accanirsi praticamente solo contro la Juve , dei favori fatti alla Lazio e alla Fiorentina , non saprei che dirti , visto che alla fine se la sono cavata , considerando anche l'intromissione di Carraro , che non ha dovuto neanche pagare la multa di 80mila euro che gli avevano dato , anzi , è stato promosso come dirigente europeo (del Coni se non sbaglio) nonostante la telefonata più compromettente ... (quella di chiedere la salvaguardia della Lazio , sennò Lotito non avrebbe pagato più il debito e la Lazio sarebbe sparita) , mentre quella sulla Fiorentina mi sembra montata a dovere ... e guarda caso , sono sempre loro a capo della "fazione" opposta alla Juve (paura di dover pagare i 440 milioni ? )
 
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Salvuccio_RHTS
view post Posted on 6/12/2014, 14:23




l´hai detto...sono limpidi come l´acqua Panna :D
 
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InteristaRosicone&Falso
view post Posted on 25/3/2015, 22:04




Anche Calciopoli, o Farsopoli a seconda di come la si veda, è alfin giunta al suo (in)degno epilogo. I gufi, ma anche avvoltoi, poiane ed altri nobili e meno nobili rapaci, hanno già iniziato a volare in cerchio sulla carogna, giusto per tirare le ultime beccate, al punto che chi scrive si è recluso in casa ed ha spento la TV, la radio e tutti gli altri mezzi di informazione, terrorizzato dall’idea di trovarsi il Pistocchi garrulo e saltellante, o lo Zazzaroni a scuoter la chioma, come quei personaggi in cerca di autore negli spot dello shampoo Clear negli anni ’80, o il Gianfelice Facchetti in versione Mao-Tze-Tung 2.0, con il quaderno delle memorie del padre in luogo del Libro Rosso del grande Timoniere. Vogliamo provare a chiosare il tutto, da un punto di vista juventinocentrico, quello si, ma, nei limiti di quel che il tifo ci concede, imparziale?
Come? Semplicemente basandoci sui fatti che, in quanto tali, opinabili non sono, poi ognuno tragga pure le conclusioni che crede, anche perché pare partita di nuovo la caccia allo juventino, con strambi personaggi che espongono idee ancora più balzane. Si, perché si sentono un sacco di obiezioni, da parte dei tifosi di altre squadre, proviamo ad esaminarne alcune:
1a obiezione: vi siete salvati nuovamente grazie alla prescrizione.
Allora, la Juventus è stata assolta oltre un anno fa. La sentenza di ieri riguardava Luciano Moggi, al quale peraltro vanno tutta la mia stima e solidarietà; Juventus e Luciano Moggi sono, giuridicamente parlando, due soggetti diversi.
2a obiezione: Moggi potrebbe rinunciare alla prescrizione, come chiedevate di fare a Moratti
Non so che dire, credo non lo farà perché oramai ha quasi 80 anni e, dopo aver passato dieci anni per i tribunali, non credo voglia trascorrere il tempo che gli rimane da vivere continuando questo iter. I reati più gravi dei quali era accusato sono stati derubricati, oltretutto, e all’atto pratico cambierebbe poco. Sarebbe cambiato molto, invece, a Moratti e all’Inter, se avessero rinunciato alla prescrizione, andate a rileggervi la relazione di Palazzi del 2011 al riguardo.
3a obiezione: prescrizione non significa innocenza.
Senza essere un principe del foro, ma semplicemente informandosi ed usando il cervello, ci si può rendere conto che non tutte le prescrizioni scaturiscono dalla stessa fonte. Il processo per doping cadde in prescrizione perché il PM Guariniello, a metà procedimento, cambiò tutti i capi d’accusa, e quindi si dovette ripartire da zero. Perché lo fece? Un mio amico avvocato, e tifoso milanista, dice che quando il PM ritiene di avere in mano delle buone carte non allunga il brodo, ma va avanti “dritto come un treno”. Guariniello si era reso conto di essersi infilato in un cul de sac e quindi cercò una “onorevole” via di fuga? E’ una possibilità. Se qualcuno ne ha di migliori e più plausibili le indichi pure. Stessa cosa per il processo di Napoli, quello che si è concluso ieri, non è stato certo Prioreschi, l’avvocato di Moggi, a ricusare il giudice Casoria, ma la pubblica accusa. E non è stato certo l’avvocato di Moggi a chiedere lo spostamento del processo da Napoli a Roma, né a chiedere un ulteriore rinvio lo scorso gennaio.
Vedere chi, uso sempre le parole del mio amico avvocato, “tenta di allungare il brodo”, cioè di usare artifizi legali per dilatare i tempi processuali, fa capire chi ha effettivamente interesse a far cadere il processo in prescrizione. Sfido chiunque a trovare una richiesta di Trofino, avvocato Juve per processo doping, o di Prioreschi, avvocato di Moggi, per allungare i tempi processuali. Sfido chiunque perché non ce ne sono.
4a obiezione: confronto con il caso Inter
La Juventus e Moggi sono andati in aula e hanno risposto. I reati dell’Inter sono stati occultati ed insabbiati per cinque anni e fatti venire alla luce solo quando erano caduti in prescrizione, e quindi il processo non è nemmeno iniziato. Anche un ragazzino delle elementari capirebbe la differenza.
5a obiezione: l’associazione a delinquere comunque c’era
Facile rispondere che dei nove arbitri inizialmente coinvolti alla fine ne hanno condannati solo uno, De Santis. E che, oltretutto, De Santis avrebbe pilotato partite nelle quali non era coinvolta la Juventus. Se poi si sposa la tesi della pubblica accusa, allora va tutto bene: l’associazione a delinquere esisteva e voleva trarre vantaggi da questo sistema. Per la serie: c’è stato un omicidio, non si sa chi abbiano ucciso, ma c’è stato. Ok, se uno fa una professione di fede, faccia pure…
6a obiezione: cosa farà la Juventus adesso
Non ho voglia di mettermi a controbattere a chi posta articoli di esperti o pseudoesperti, ovviamente tutti tendenti a “dimostrare” che la Juventus non può richiedere gli scudetti o nessun risarcimento danni ma anzi dovrebbe corrisponderli a Sky o alla Federazione o altre simili menate. Se per soddisfare la vostra antijuventinità non trovate di meglio che rintronarvi con la Gazzetta dello Sport o con quelle trasmissioni televisive da microcefali fate pure. Io ho 50 anni, statisticamente parlando non mi rimane moltissimo da vivere, il più l’ho fatto per intendersi, e non voglio trascorrere il tempo che mi resta a discettare teoremi demenziali. Dico solo questo: Farsopoli è scoppiata con il benestare della proprietà juventina, che voleva liberarsi di due personaggi scomodi come Moggi e Giraudo. Adesso le cose sono cambiate, almeno in parte. Andrea Agnelli è presidente, ma proprietario è sempre John Elkann e non ho la più pallida idea di cosa voglia fare. Chi vivrà vedrà.
Però, ve lo chiedo per favore, risparmiatemi il vomito cerebrale dei vari Suma, Vocalelli, Cucci e altri cadaveri viventi. Abbiate pietà, insomma…

www.faziosi.it/5737322_come-difendersi-dalle-carogne_7322
 
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InteristaRosicone&Falso
view post Posted on 25/3/2015, 22:21




Le tre verità di Calciopoli

(di Massimo Zampini)
25/03/2015
1) La sentenza.

Conclusioni di Calciopoli: tantissimi assolti, i presunti boss prescritti, un solo condannato. Poche frodi, piuttosto deboli, raramente con la Juve di mezzo e talvolta con arbitri assolti (frode fatta da solo, da Moggi, senza arbitri); le schede svizzere che però non si sa bene quando, dove, a chi, e soprattutto cosa ci si dicesse, visto che poi quegli arbitri non facevano vincere la Juve.
In definitiva, già da quanto emerso nei primi due gradi, viene configurato un reato di pericolo, punibile anche senza la consumazione dell’illecito, senza la concreta alterazione del campionato, scaturito dal tentativo di avere più potere possibile (oggi, invece, abbiamo finalmente dirigenti disinteressati a tali vili ambizioni).

Che cosa pensi della prescrizione, è già scritto qui, a proposito della violenza privata nel processo Gea: le conclusioni di quell’articolo valgono a maggior ragione anche oggi, dove si leggono imprecisioni e strumentalizzazioni di ogni tipo.
In breve, si tratta di un istituto posto a salvaguardia dell’imputato, degenerato esponenzialmente negli anni agli occhi dell’opinione pubblica, a causa del micidiale combinato di questi ultimi vent’anni anni di travaglismo – per lui e i suoi seguaci la prescrizione è un’onta, non un diritto sancito da uno dei princìpi base dell’ordinamento – e berlusconismo – che ne ha svilito la ratio, riducendone i termini a proprio beneficio.
Per di più, si concludeva in risposta a chi equipara strumentalmente casi di segno opposto, non si può raffrontare la prescrizione penale di Moggi, che non ha in alcun modo di impedito di condannare severamente dirigenti e società coinvolte, con la prescrizione sportiva dell’Inter, che ha chirurgicamente evitato, appunto, non solo di giudicare e verosimilmente punire in alcun modo la società nerazzurra, ma addirittura di mettere in discussione l’incredibile scudetto a tavolino assegnato per motivi etici, prima che emergesse quanto era stato –chirurgicamente, sì, ripetiamo pure l’avverbio – occultato.

In attesa delle motivazioni della Cassazione - che com’è noto non giudica nel merito e verosimilmente affermerà la legittimità giuridica di quanto deciso dai giudici di secondo grado, al netto delle nuove assoluzioni -possiamo arrivare a una conclusione: il processo è durato troppo, e non per colpa degli imputati (alcuni hanno addirittura rinunciato all’istituto della prescrizione, caso rarissimo), che hanno espunto diversi testimoni dalla lista iniziale pur di accelerare, bensì anche a causa delle ripetute istanze di ricusazione dei pm nei confronti del giudice di primo grado, che non pareva così entusiasta di dar credito al teorema iniziale, fondato su informative tragicomiche e sostenuto da testimonianze surreali (imperdibile il tenente colonnello Auricchio che, in un aula adiacente ad alcuni drammatici processi di camorra, ricorda con toni gravi i punti assegnati delle moviole di Baldas).

Infine, siccome viene spesso richiesto di attenersi strettamente alle sentenze, preme ribadirlo: la Juventus è stata esclusa da ogni responsabilità già nei primi due gradi di giudizio. La tesi, piaccia o non piaccia, è che Moggi puntasse ad avere un potere che prescindeva dalla squadra per cui lavorava. Aveva un grande desiderio di salvare gli amici della Fiorentina, ecco. Vai a fare del bene…
La Juve è innocente.
Se volete attenervi alle sentenze, imparate a ripetere questa frase.
Se invece volete discuterle, meglio ancora: siamo qui a disposizione, e abbiamo tante cose da dire anche noi.

2) L’altra Calciopoli.

Questo è quanto affermano i giudici, a cui strettamente ci atteniamo. Poi, però, c’è un’altra Calciopoli. Perché in una sentenza non c’entra tutto, non deve entrarci tutto.

Nella sentenza non entrano gli incredibili errori sin dalle informative dei Carabinieri (spesso ahinoi riprodotte integralmente nell’atto di chiusura indagini di Beatrice e Narducci), i mitici libretti neri diffusi a gran fretta, dove un risultato negativo della Juve diventava una vittoria (vedi Juventus-Sampdoria), perché al teorema serviva così.
Dove gli ammoniti di Udinese-Brescia risultavano diffidati, così avrebbero saltato la Juve al turno seguente, diabolico Moggi, e invece no, non lo erano, con la Juve giocarono regolarmente; dove si sottolineava l’espulsione di Jankulovski, ma si ometteva che si era reso protagonista di un pugno sferrato in pieno volto a un rivale, a gioco fermo: difficile non espellerlo. Un errore tira l’altro, tuttavia, e l’arbitro Dattilo ne è uscito assolto solo ora, in Cassazione, nove anni dopo.
Dove nel famigerato Lecce-Parma risultava espulso Morfeo e invece no, avevate scritto male.

E così via, in una sagra degli orrori che ha condizionato le opinioni sul tema di mezza Italia, e l’intero rito abbreviato relativo a Giraudo: lì si giudicava su quanto riportato a suo tempo, senza ulteriore dibattimento.
Una sagra degli orrori che non avete letto su nessun giornale, ma solo su qualche sito come Ju29ro e GiùlemanidallaJuve, nell’illuminante manuale di Emilio Cambiaghi e avete ascoltato esclusivamente in qualche trasmissione radiotelevisiva di carattere locale, tra le risatine dei media nazionali e dei tifosi avversari, felici di poter sconfiggere la Juve almeno una volta, anche se non in campo.

L’altra Calciopoli è quella di De Santis, l’arbitro della Cupola che però sottrae alla Juve 8 punti su 15 a disposizione, in un anno in cui la Juve ne perde raramente. Non dico farci un titolone, ma magari giusto una domanda: “come mai con l’arbitro della Cupola la Juve andava peggio che con gli altri?” Così, tanto per fare: ci sono da riempire tante pagine, non vi è venuta la curiosità?

L'altra Calciopoli, ovvero la "denuncia" del giudice Casoria relativa al procuratore Lepore, che avrebbe indebitamente insistito affinché lasciasse la causa, si occupasse d'altro. Ecco, capirne qualcosa di più? Non sarebbe stato un po' più interessante di Moggi jr con la D'amico?

L’altra Calciopoli, ovvero le testimonianze surreali: abbiamo già ricordato il riferimento a Baldas di Auricchio, di cui non fanno invece sorridere le contraddizioni con Baldini su come, quando e perché si siano conosciuti. Uno ricorda una cosa, uno l’altra, non si sa, forse eravamo amici, forse collaboravamo, forse no, anzi ora ci presentiamo. Auricchio, che ha condotto le indagini, e Baldini, il dirigente anti Moggi: ma che si saranno mai detti, in quegli incontri che non ricordano?
Ma mica solo Auricchio, eh. C’è Fabio Monti, prima firma sportiva del Corsera, che non ricorda più di essere tifoso dell’Inter. C’è Zeman, che sostiene che tutti gli esoneri subiti in carriera siano illeciti, tranne uno, beato lui. Chissà cosa pensa di quelli successivi a Calciopoli, chissà se sono leciti o no. C’è poi Gianfelice Facchetti, che porta un memoriale del padre, così, una prova un po’ bizzarra, non potendo purtroppo neanche sentirlo per confermare e per capire meglio. C’è Nucini, l’arbitro al servizio di una squadra di calcio che talvolta arbitrava, ma la cosa pare non interessare i giornali: si contraddice, si fa ammonire più volte dal giudice e alla fine, quando non si capisce più se la presunta scheda l’abbia buttata, non l’abbia buttata o non l’abbia mai avuta, risponde sbottando: “allora la scheda me l’ha data Guglielmo Marconi e a Torino al Concord con Moggi c’era Garibaldi». Sempre nell’aula accanto a dei processi per camorra, si testimoniava così.
C’è De Cillis, soprattutto, il rivenditore di schede svizzere che ora, più che di un articolo come questo, deve preoccuparsi di un rinvio a giudizio per falsa testimonianza. E’ anche questa, l’altra Calciopoli: ma se avete seguito solo i media nazionali, di questo non sapete nulla.

L’altra Calciopoli sono le telefonate dimenticate, le squadre salvate, il leggendario “piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai state telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti" del pm Narducci (26 ottobre 2008), e invece c’erano, eccome se c’erano, e pure con altri dirigenti dell’Inter.
L’altra Calciopoli è quell’incontro strano, curioso, tra Auricchio e Moratti, alla presentazione di un libro di Narducci, con intervento di Zanetti. Un bel miscuglio, non c’è che dire. Chiacchiere fitte tra il presidente dell’Inter e il responsabile delle indagini, riprese furtivamente da uno spettatore presente. Poi, via in ascensore tutti insieme, che la chiacchierata continui. Lo so, non avete letto neanche di questo.
L’altra Calciopoli è il premio ad Auricchio e Narducci, promossi nella giunta napoletana di De Magistris, visto l’ottimo lavoro svolto.

L’altra Calciopoli, soprattutto, sono le decine di arbitri, giornalisti e dirigenti archiviati e assolti. Molti hanno rinunciato al loro lavoro, tanti si sono ammalati, tutti hanno visto le loro famiglie umiliate per anni, come se fossero ladri, venduti, truccatori, per carriera e per denaro. E invece niente, innocenti. Ma al tempo serviva inserirli, perché la cupola non poteva sembrare di sole 5 o 6 persone: ne servivano quantomeno una trentina, e se non si riusciva a trovarle, le si inseriva con qualche errore nelle informative o nell’atto di chiusura indagini, tanto poi si sarebbe ottenuto qualche premio.

Di loro, dell’altra Calciopoli, non avete letto e non leggerete mai.


3) Nove anni dopo.

E poi c’è Calciopoli, come l’avete raccontata (e sperata) nel 2006, e quello che è rimasto ora, nove anni dopo.

All’inizio, per l’opinione pubblica c’è la Juve che ha rubato, con quel delinquente di Moggi: lo abbiamo sempre detto, brutti ladri, ora sta venendo fuori.
C’è la Gea, il male assoluto, finalmente sotto processo anche loro: controllano il mercato, decidono le sorti di loro affiliati e non: eccola la vera cupola.
Ci sono i giornalisti asserviti, a partire da Scardina in Rai. C’è la Fazi, che trama dalla Federcalcio.
Ci sono i sorteggi truccati, c’è un arbitro chiuso nello spogliatoio, c’è una combriccola romana di direttori di gara che determina i risultati di molte partite.
C’è una squadra al di sopra di ogni sospetto, che festeggia sprezzante cantando “noi vinciamo senza rubare”: ecco perché non vincevano, mica per Gresko, Recoba e compagnia. Ecco perché quell’allenatore veniva sempre esonerato.
C’è, in particolare, in compagnia degli sberleffi agli juventini, un profondo convincimento: ora finalmente potremo vincere tutti, senza cupole a sbarrarci la strada verso la gloria. Vedremo invece che combinerete voi, senza la Triade…

Nove anni dopo, siate sinceri: di tutto questo, non è rimasto più niente.

Non c’è più la Juve che rubava, perché si è scoperto che Moggi al massimo tramava per sé, o per salvare gli altri, e gli arbitri della Cupola la sfavorivano, invece di aiutarla.
Che De Santis, nella Supercoppa contro l’Inter, annullava il gol decisivo di Trezeguet per fuorigioco, quando era buono di un metro.
Che non si è consumato alcun illecito, non si è alterato alcun campionato, non c’è stata corruzione, né vantaggi di alcun tipo per gli arbitri. Si tramava, che strana cupola, per far salvare la Fiorentina o al più – sob! – per fare squalificare Petruzzi e Nastase, due riserve del Bologna, contro Ibra e Trezeguet.

Siate onesti: vi aspettavate qualcosa di più, eh?
Dire che la Juve di Buffon Zambrotta Thuram Cannavaro Chiellini Camoranesi Vieira Emerson Nedved Trezeguet Ibrahimhovic rubava per questo, in fondo, fa sorridere anche voi, se avete un pur minimo senso del ridicolo.

Non c’è più neanche la Gea: non era una cupola, ve l’ha detto pure il Tribunale. E a voi piace attenervi alle sentenze, no? Quindi mercato falsato, controllo di tutto il calcio, corbellerie varie: tutto inventato, non è come pensavate nel 2006.
Una bella botta, eh?

Non ci sono più i giornalisti da condannare: li hanno archiviati e assolti tutti. Alcuni si sono ammalati, cercano con fatica di ritrovare una credibilità. Quando invito Scardina in un programma televisivo, mi spiega quanto sia romanista, e tuttora piuttosto antijuventino. Gli hanno rovinato la vita, è invecchiato, si è ammalato: non c’entrava niente, ma al tempo era utile fare anche il suo nome.

Non ci sono più le trame della dama in Federazione, la terribile Fazi: assolta anche lei, niente di niente.
Non c’è più l’arbitro chiuso nello spogliatoio, almeno in Tribunale; perché nell’opinione pubblica è rimasto chiuso lì dentro, lì il parere dei giudici non interessa.

Non c’è più il sorteggio truccato.
Non c’è più la combriccola romana: è rimasto solo uno, a combriccolare da solo.

Quella squadra non è più al di sopra di ogni sospetto, anzi, e tutti stanno capendo che Gresko e Recoba avevano la loro influenza nelle mancate vittorie, altro che cupola.
Non c’è più l’allenatore cacciato per colpa di Moggi, perché l’hanno esonerato anche e soprattutto dopo, praticamente ovunque. L’ha esonerato pure il dirigente antiMoggi per eccellenza.

Non c’è più, infine, il convincimento espresso in modo baldanzoso a quei tempi: ora finalmente…
Ora finalmente cosa? Ora finalmente niente. Da lì, hanno vinto solo Inter, Milan e Juventus. Nei nove anni pre Calciopoli vincevano anche le romane, dopo il 2006 non più.
E vedremo voi, senza Triade. Ma vedrete cosa? Vedrete tre scudetti consecutivi, senza storia, con un grande vantaggio anche nel quarto anno di fila. Con le milanesi a trenta punti, il Napoli a 20, le romane a 15.
Le polemiche, intanto, sono rimaste le stesse. Chi aveva sospetti prima, ne ha anche ora. Le moviole di ore sono rimaste lì. I giornalisti asserviti, se c’erano prima, ci sono anche adesso. E a chiacchierare al telefono, scoperto per puro caso, c’è qualcun altro al posto di Moggi.

Riconoscetelo: quello che sembrava così chiaro nel 2006, nel 2015 ha un sapore diverso.
Il sapore di chi si è illuso di avere trovato un alibi a decenni di sconfitte, e invece è ancora lì, nove anni dopo, a dover ricominciare da capo.

http://mobile.juventibus.com/content/le-tr...calciopoli.html
 
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