| Non è la prima volta che vive una situazione da “separato in casa”, non è la prima volta che una sua cessione si rende praticamente inevitabili. Le sempre copiose voci sulla possibilità che in queste settimane Pablo Daniel Osvaldo cambiasse progetto, città, o quantomeno squadra, hanno favorito un suo progressivo allontanamento dall’Inter, culminato nel rifiuto del giocatore di presentarsi per due giorni ad Appiano Gentile.
La società (non sarebbe potuto essere altrimenti) non l’ha presa bene e ha riservato all’attaccante uno status da “giocatore fuori rosa” che rende oramai l’addio l’unica soluzione, non più una semplice possibilità. In nerazzurro 7 reti in 19 presenze, poco ma abbastanza perché il suo cartellino conservasse numerose pretendenti. Si sono, fatte avanti, giorno dopo giorno, squadre come Parma, Cagliari, Torino, anche il Boca Juniors ha provato a convincerlo.
Niente da fare però, il giocatore è convinto di meritare una destinazione ancora di primo livello, e non sembra decisamente attratto dalla possibilità di arrivare in una piazza dove l’obbiettivo massimo si chiami “salvezza”. La cessione in prestito di Niang al Genoa da parte del Milan ha riacceso la questione attaccante in casa rossonera, ma il suo trasferimento in rossonero rappresenterebbe certo la scelta più comoda dal punto di vista logistico, ma non è la prima scelta per il giocatore. Certo, il Diavolo è una possibilità, ma la volontà di Osvaldo si chiama Juventus, un ritorno in bianconero dove in 11 presenze aveva segnato appena 1 gol, ma pesantissimo allOlimpico contro la Roma. Osvaldo partirà, ma pretende un top team: Juventus, Milan o Fiorentina.
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