http://mytech.it/web/2008/07/01/primo-lugl...nza-windows-xp/Non è solo Bill Gates a godersi, da oggi primo luglio, la meritata pensione: c’è anche Windows Xp, ancora più arzillo che mai nonstante le sette primavere sulle spalle e - stando alle 210.000 firme che ha raggiunto la petizione promossa da Infoworld per tenerlo in vita - rimpianto.
Da oggi, come ampiamente annunciato, Microsoft non venderà più Xp ai vari produttori di Pc: si va tutti su Vista (senza con ciò volere dimenticare chi preferisce Mac o i derivati di Unix per il desktop)? Più o meno, ma non del tutto. Non è un mistero che Windows punti sul sistema operativo più recente, ma è altrettanto vero che le voci di un’uscita di Windows 7, il successore di Vista, già nel 2009 la dicono lunga sulle difficoltà incontrate da Vista stesso.
Non va dimenticato, poi, che Xp ha trovato nuova linfa nel nuovo comparto dei notebook minimali (insomma, quel filone iniziato da Asus con il proprio Eee Pc): mantenere un flusso di cassa costante con un prodotto consolidato, senza più costi di sviluppo o quasi e familiare per chiunque è il sogno di ogni vendor. E non a caso Microsoft, da questa primavera, si è impegnata a fornire Windows Xp fino al 30 giugno 2010 ai produttori di ciò che a Redmond si definiscono NetTop (desktop minimali) e NetBook (notebook a basso costo).
Neanche il supporto sembra rappresentare un problema: in una lettera aperta ai clienti, Bill Veghte, Senior Vice President per Windows e Online Business, ha spiegato: “Abbiamo recentemente rilasciato il terzo Service Pack per Xp e forniremo aggiornamenti per la sicurezza fino ad aprile 2014. Il nostro supporto è figlio del fatto che la gente tiene il proprio Pc Windows per molti anni”.
Windows Xp sembra essere uno dei pochi prodotti di casa Microsoft divenuto una sorta di fenomeno di costume: al suo pensionamento il New York Times ha dedicato un articolo di indubbio interesse, denso di spunti e suggerimenti a Big M per il futuro dei suoi sistemi operativi. Mary Jo Foley, esperta di cose made in Redmond da un ventennio, ha ripreso il filone parlando di MinWin (una sorta di microkernel declinato su Windows) e di ciò che potrebbero essere i Windows che verranno. Intanto, il Windows che se ne doveva andare c’è ancora. Anche se, per una sorta di pudore, si muove sottotraccia (e molti vendor, da Hp a Lenovo, Dell o Toshiba, offrono la possibilità di downgrade dei propri sistemi Vista a Xp).