ne leggo troppi

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rastymad
view post Posted on 30/12/2008, 11:43




ne leggo troppi e se dovessi consigliarne qualcuno..... riempirei troppo questo post, cmq, nell'indecisione più totale,
consiglio "LE 12 DOMANDE" di Vikas Swarup, d cui è stato tratto il film "il povero milionario" attualmemte nelle sale cinematografiche e "GROTESQUE" di Natsuo Kirino.
LE 12 DOMANDE:Colpevole di aver risposto correttamente a tutte e dodici le domande di un quiz televisivo, e di aver vinto un miliardo di rupie, il cameriere diciottenne Ram Mohammad Thomas viene arrestato. Un goffo paria di Mumbai come lui, che non è mai andato a scuola e non legge i giornali, non poteva conoscere le risposte. Per questo i produttori della trasmissione sono convinti che abbia imbrogliato. Certo è che se l'è andata a cercare: come ripetono gli anziani della baraccopoli in cui vive Ram, non è saggio cercare di oltrepassare la linea che separa l'esistenza del ricco da quella del povero. In questo mondo, non c'è speranza di riscatto. Ma c'è una debole speranza di salvezza, che ha il volto di una donna venuta quasi dal nulla e che dichiara di essere il suo avvocato difensore. Per il momento Ram Mohammad Thomas è salvo, può ringraziare Dio secondo le tre religioni che i suoi tre nomi onorano. Lo aspetta la notte più lunga della sua vita, quella in cui dovrà spiegare al suo inaspettato legale come sia riuscito a rispondere. Inizia così un caleidoscopico racconto in cui va delineandosi uno spaccato dell'India di oggi denso di orrori e di meraviglie. È l'India in cui le diverse religioni raramente convivono in un pacifico e fruttuoso equilibrio, un paese in cui la propria fede può fare la differenza fra la vita e la morte; in cui il profumo dell'incenso si mescola al lezzo delle fogne all'aperto e i colori dei sari contrastano col grigiore dei condomini popolari; in cui i fattorini dei pasti a domicilio, ignari dei torbidi retroscena del luccicante mondo di Bollywood, sognano di diventare grandi attori. L'India dove è ancora possibile morire di rabbia all'ombra della maestosa cupola del Taj Mahal, mentre in una villa poco distante tintinnano i calici di una festa. Una storia dolceamara, comica e al tempo stesso drammatica, raccontata con voce fresca, scanzonata e autentica da un nuovo narratore indiano.
GROTESQUE:Due prostitute di Tokyo, Yuriko e Kazue, sono state uccise, e la loro morte ha lasciato un mistero che va oltre la necessità di scoprire il loro assassino. Chi erano queste due giovani donne, quali eventi hanno condotto la loro vita verso un destino tremendo? La sorella maggiore di Yuriko racconta parte della storia tornando indietro nel tempo, quando le due ragazze uccise erano studentesse di una scuola prestigiosa dominata da una rigida gerarchia sociale. Una è figlia di madre giapponese e di padre svizzero, dotata di bellezza quasi sovrannaturale che le rende tutto facile, l'altra deve invece lottare per ogni risultato, forte di una caparbia determinazione, mai del tutto consapevole della propria costante impopolarità. Nel corso degli anni le loro esistenze si scontrano con le convenzioni sociali, perché entrambe scoprono che per essere davvero libere dovranno trasformarsi in donne "grottesche", mostri di perversione ed eccessi, di irriducibile volontà di indipendenza. Entrambe sceglieranno di diventare prostitute, fino a ricongiungersi in una morte inaspettata. A questo racconto si aggiunge quello di un contadino cinese immigrato in Giappone, cresciuto con la famiglia in condizioni di estrema povertà, che viene accusato degli omicidi. Ammetterà di aver commesso il primo, di aver ucciso la bellissima Yuriko, ma non è stato l'artefice del secondo, seppure le due violenze siano così simili e le coincidenze così schiaccianti.

 
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