un capolavoro...

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isbel83
view post Posted on 11/1/2009, 16:26




DEMIAN di Hermann Hesse

Thomas Mann: ” il romanzo è un piccolo capolavoro”.
Scritto in pochissimi mesi nel 1917, il breve romanzo Demian. Storia della giovinezza di Emil Sinclair , venne poi pubblicato nel 1919 dopo la fine della Grande Guerra. L’opera fu il risultato di una profonda crisi interiore dell’autore, dovuta al conflitto, dagli scontri con la prima moglie e la scomparsa del padre; oltre che gli echi della propria infanzia e adolescenza tormentata.
Scritto in prima persona il narrante è Emil Sinclair giovane combattuto tra due mondi, che divino il proprio essere e il proprio spirito. Da un lato il mondo del chiaro, del giusto, del bene, della tradizione, dall’altro quello del buio, cattivo e proibito: due mondi così lontani eppur così vicini tra loro tanto da fondersi in “un'unica origine”. Come l’amore che non è solo dolce devozione, benevolenza e passione, ma anche istinto animale, brutale e aggressivo, umanità e bestialità. Per questo divinità centrale del romanzo è Abraxas, il Dio a cui aspetta il compito di unire il divino e il diabolico.
Sinclair, caduto sotto l’influenza di un malvagio compagno di scuola, Kromer, inganna i genitori e inizia cosi una rapida discesa nel peccato, che lo porta a rubare e compiere e subire atti di violenza e bullismo.
La sua natura timida si sarebbe corrotta per sempre se in suo aiuto non fosse arrivato Demian, che lo libera dalla dipendenza di Kromer, e lo porta a scoprire un lato tutto nuovo e misterioso della vita, affascinante e terribile a un tempo. Sinclair è iniziato così ai segreti di Demian.
Il romanzo fortemente influenzato dalla filosofia di Nietzsche e dalla religiosità (molto presente nei romanzi di Hesse) è inoltre avvolto dalla riflessioni psicoanalitiche junghiane. L’autore (che in quei mesi era in psicoanalisi) usa il romanzo come un mezzo per arrivare al proprio Io. Grazie alla psicologia di Jung egli trasporta nel libro quel processo di identificazione, che permette di arrivare al raggiungimento del sé. Nel romanzo cinque sono le tappe fondamentali: la conoscenza dell’ombra, l’inconscio del protagonista che viene proiettato nella figura di Kromer; la proiezione del sé interiore del protagonista nella figura guida di Demian; la conoscenza del proprio spirito attraverso l’amore interno; conoscenza della grande madre che è la proiezione della donna, identificata con Eva madre di Demian.
Per quanto ancora si voglia scrivere non ci sono abbastanza parole per rendere giustizia e spessore all’opera di Hesse, che fonde in un linguaggi semplice e sublime, un percorso di formazione e conoscenza dell’anima che, a mio parere, non ha precedenti nella storia della letteratura. In un intreccio di filosofia, religiosità, psicologia, meditazioni e visioni, Hesse, rende più vivo che mai l’uomo con le sue peculiarità di animale e “pensatore superiore”. Una volta letto niente sarà più come prima.

“..lei non deve abbandonarsi a desideri ai quali non crede. So che cosa desidera, ma deve poter rinunciare a questi desideri oppure desiderarli appieno (…) lei desidera e poi si pente e ha paura (….) l’amore non deve implorare e nemmeno pretendere. L’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato ma trascina..”
Hermann Hesse, Demian

 
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