L'Atalanta rialza la testa La Lazio? Non pervenuta

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Kekkokrazi
view post Posted on 17/1/2010, 17:31




Una doppietta di Doni in avvio indirizza la gara, Padoin firma il definitivo 3-0 e già nel primo tempo la partita è segnata

"Cuore, testa e gamba" è la ricetta che il bergamasco Mutti chiedeva ai suoi ragazzi. La lezione è stata impartita talmente bene che al 9' l'Atalanta è già sopra di due gol. Il bomber? Quel Cristiano Doni "pietra dello scandalo" della precedente gestione Conte. Poi è lo stesso capitano nerazzurro a regalare a Padoin il pallone del 3-0. Al 35' del primo tempo, la gara è già finita, anche perché la Lazio è rimasta a Roma.

profeti in patria — Bortolo Mutti torna sulla panchina dell'Atalanta dopo più di 10 anni e si affida alla "vecchia guardia" e al modulo imparato a memoria dai nerazzurri: Doni si piazza alle spalle dell'unica punta Tiribocchi; nella difesa in emergenza rientra Bianco. La Lazio si presenta a Bergamo col tridente Rocchi-Floccari-Zarate: il centravanti calabrese, l'anno scorso grande protagonista tra i nerazzurri (33 presenze e 12 gol, ma soprattutto tante sponde e molti assist per i compagni), viene accolto dai suoi ex tifosi con applausi, sciarpe e anche un bel fiasco di vino in regalo; a centrocampo Ballardini si affida alla sostanza di Firmani e alla geometria di Baronio, Del Nero fluidifica a sinistra.

capitano mio capitano — In un'accorata autodifesa durante la conferenza stampa della vigilia, Doni aveva ribadito il suo amore per i colori nerazzurri - "Potete dire che sono finito, ma non che mi sia mai tirato indietro" - le sue parole. Dopo 10' minuti di gioco, però, non si può neanche più dire che sia finito, visto che il capitano domina, sigla una doppietta (il primo di testa, il secondo con un imparabile destro) e spiana la strada all'Atalanta. La Lazio non sembra neanche scesa in campo: Firmani rincula, Baronio non imposta, Del Nero non spinge, Zarate - l'unico a mostrare un minimo di voglia - riesce solo a collezionare ammonizioni tra gli avversari.

attack mutti — Il risultato inevitabile è un dominio nerazzurro, con sapiente circolazione di palla, un Doni davvero superlativo che difende, fa salire la squadra e sforna assist a profusione. Su uno di questi, al 35', Padoin s'inventa una conclusione a giro che bacia il palo e si accomoda in rete. All'esultanza partecipa anche il mister, che invade il terreno di gioco, ma sbaglia tacchetti e finisce per regalare alla platea una spettacolare scivolata. L'Atalanta sembra davvero una squadra trasformata, non certo quella "scollata" - come lui stesso l'aveva definita - che il neo tecnico aveva rilevato poco meno di una settimana fa.

Maurito non basta — Ballardini, invece, stenta a riconoscere i suoi e prova a scuoterli dal torpore inserendo Dabo al posto di Firmani e Mauri per Del Nero. Qualcosa di più si vede, anche perché meno era praticamente impossibile, ma davvero troppo poco per sperare in una miracolosa rimonta. La luce biancoceleste si accende solo quando la palla passa tra i delicati piedi di Zarate, ma i compagni non lo assistono e l'argentino predica nel deserto. E il secondo tempo, per i biancocelesti, finisce solo per essere un'inutile appendice a una gara ampiamente compromessa, con l'aggravante di un infortunio muscolare a Floccari, costretto al cambio.
 
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fogo1
view post Posted on 18/1/2010, 02:50




Sbaglio o ogni volta che la Lazio prova il tridente finisce che ne prende a valanga?
 
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Grifone79.
view post Posted on 18/1/2010, 09:25




Ma non sempre carlo...alla prima di Floccari per esempio...mi pare che abbiano rimontato alla grande dopo l'ingresso di Rocchi. Diciamo che in generale è una squadra portata a prenderne parecchi...con Baronio che dovrebbe essere il pilastro del centrocampo....!
 
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2 replies since 17/1/2010, 17:31   20 views
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