Il carattere dei Viola ferma la corsa del Ciuccio!
Grande carattere della formazione fiorentina, che ha resistito al forcing partenopeo nel secondo tempo.
di Andrea Caridi
Brutto 0-0 al San Paolo. Nella notte dei bomber Cavani e Gilardino, a brillare sono le difese, che con la loro organizzazione, annullano i temibili bomber. Per il Napoli, un passo indietro rispetto alla vittoria di domenica scorsa, mentre per i viola si confermano i progressi, con il terzo risultato positivo consecutivo.
FORMAZIONI - Nel Napoli, l’argentino Sosa sostituisce lo squalificato Hamsik. Per il resto Mazzari conferma la formazione vittoriosa contro la Juventus con Grava preferito ad Aronica in difesa. Mihajilovic boccia l’esperimento delle due punte e torna al tridente, con Gilardino centrale supportato sugli esterni da Ljajic e Santana. In difesa Kroldrup vince il ballottaggio con Camporese.
PARTITA - Avvio di partita molto equilibrato, dove le rispettive difesa riescono a controllare i temibili bomber Cavani e Gilardino. I viola non si fanno intimorire da un San Paolo gremito e controllano bene le incursioni di Lavezzi e Sosa. Mazzari, al 25’ deve rinunciare per infortunio, ad un ottimo Grava, che fino a quel momento stava letteralmente annullando Ljajic, al suo posto entra Aronica. I viola, approfittano subito del cambio e sulla sinistra Pasqual salta facilmente il neo entrato difensore partenopeo, ma sul suo cross Santana è in ritardo. Visto l’errore sotto rete, l’esterno argentino indossa i panni dell’assist man e appoggia in area di rigore per Ljajic, ma il serbo spara alto da posizione favorevole. La reazione partenopea è affidata a capitan Cannavaro, che su un cross di Maggio, tocca debolmente favorendo la facile presa di Boruc. E’ l’ultima azione del primo tempo, che si conclude a rete inviolate. L’equilibrio è il tema principale anche dell’inizio ripresa, allora Mazzari prova a cambiare qualcosa, inserendo Yebda al posto di uno spento Sosa, mentre Mihajilovic, gioca la carte Marchionni al posto di Montolivo, arretrando Santana sulla linea di centrocampo. Le formazioni pensano più ad annullare il gioco dell’avverso che ha costruire azioni degne di nota, il risultato che ne scaturisce è, che nella prima mezz’ora di gioco della ripresa nessun tiro verso la porta con i due portieri, spettatori dello scadente gioco visto al San Paolo. I due allenatori provano ad animare la partita inserendo i giovani attaccanti Babacar e Dumitru, ma la partite non da segni di vita, se non su un azione di sfondamento di Dumitru, sventata con un po’ di affanno dalla difesa viola. E’ l’ultima azione del match, che si conclude sul risultato di 0-0.
CHIAVE - Le paure di Mazzari della vigilia, si rivelano fondate. Il Napoli non gioca con la solita intensità e i ritmi bassi, tolgono l’imprevidibilità di Lavezzi e Cavani, favorendo la grinta dei gladiatori viola.
CHICCA - Emozione e soddisfazione indescrivibile per il Pocho Lavezzi, che alla vigilia della partita riceve la telefonata del re di Napoli: Diego Armando Maradona, il quale sancisce il passaggio di consegne del trono cedendo la magica maglia n10 ritirata nel 2000 dalla società partenopea. Per la consegna fisica si aspetta l’ok del club di De Laurentis.
TATTICA - Il Napoli schiera un 3-4-2-1 dove i tre centrali di difesa sono Grava, Cannavaro e Campagnaro, mentre a centrocampo giocano gli esterni Maggio e Dossena e i centrali Gargano e Pazienza. Davanti a loro la coppia argentina tutta fantasia formata da Sosa e Lavezzi in appoggio dell’uomo del momento Edinson Cavani. La Fiorentina, torna all’antico con il 4-3-3, con la difesa formata dagli esterni De Silvestri, Pasqual e dalla coppia centrale Gamberini – Kroldrup. A centrocampo muscoli e geometria con Donadel, D’Agostino e Montolivo. In avanti Gilardino pronta a sfruttare i cross degli esterni Santana e Ljajic.
MOVIOLA - All’8’ episodio dubbio in area di rigore del Napoli, dove De Silvestri strattona Pazienza. Banti lascia correre, ma il rigore ci poteva stare.
PROMOSSI&BOCCIATI - Era la sua occasione, Mazzari lo manda in campo per sostituire lo squalificato Hamsik, ma Sosa (Voto 5), sbaglia tutto rimediando solo fischi dall’esigente pubblico del San Paolo. Probabilmente qualcuno dovrà spiegare al El Principito, che in un Napoli con ambizione da grande, il tempo delle favole è finito. Il consigliere di Sosa, dovrebbe suggerire anche a Montolivo (Voto 5,5), che anche per lui il rodaggio è finito, e prestazioni come quella di oggi fatta solo di passaggi orizzontali senza nessun ombra di verticalizzazioni, non sono da centrocampista che ambisce a diventare il faro del gioco viola. In una partita dove l’aspetto difensivo è l’elemento principale, Cannavaro (Voto 7) vive una giornata da assoluto dominatore, annullando Gilardino. Stesso discorso per Kroldrup (Voto 6,5), che riesce a spegnere la stella di Cavani con anticipi puntuali e puliti.
Goal.com
