Moratti: "Ho pensato di cedere l'Inter"

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fogo1
view post Posted on 1/3/2013, 19:29




Massimo Moratti ha descritto il momento dell’Inter, ma soprattutto il suo futuro a Tuttosport. “Non è vero che voglio vendere l’Inter – ammette -. Tutto è nato dal socio cinese che ha manifestato interesse per entrare in società. Poi ci sono stati altri abboccamenti in Europa e in Oriente. Se ho sondato il terreno con una banca d’affari? Sì, lo ammetto. Conosco bene la Lazard, è una banca molto esperta nel ramo delle fusioni e delle acquisizioni. Ma la linea, mi creda, è quella cinese. Cerco un socio per costruire lo stadio. Io resto minimo con il 51% della società, ma è importante che lo stadio sia qualcosa che appartenga alla società e non sia delegato a un esterno. Costruire uno stadio non è il mio mestiere. Gli americani sono eccezionali un socio americano sarebbe interessante”.

Diverso il discorso se si pensa al passato: “Non poche volte mi è venuto in mente di cedere l’Inter. Ma penso che sia venuto in mente anche ad altri presidenti tranne che ad Andrea Agnelli, lui è appena arrivato nel mondo del calcio. Lo farò quando sarà giusto perché, in fondo, dopo un po’ è necessario un cambiamento di facce. E aumenta il bisogno di idee nuove. Deve essere il momento giusto, poi se capita… Vendere mi torna in mente e per tante ragioni, ma poi penso ai tifosi, alla fiducia che ripongono in me. E mi dico: non li posso fregare”.

Il primo pensiero di Moratti sembra quindi essere quello dello stadio: “Anche se non arrivasse un socio lo farò comunque, ma non modernissimo. Che sia funzionale e ricalchi lo stile della città. Mi hanno presentato una serie di progetti, uno mi intriga da pazzi. È fuori discussione che ci sia bisogno di una legge capace di sveltire le procedure burocratiche, significherebbe lo Stato è vicino”.

Il presidente nerazzurro parla poi della recente svolta societaria: “Abbiamo scelto un profilo più basso. Era già successo con la Grande Inter. Non è materialmente possibile riavere gli stessi giocatori che ti hanno permesso di vincere e di gioire. Bisogna gettare le basi per il futuro e armarsi di pazienza. E poi, malgrado le elezioni, non mi pare che la situazione economica generale consenta esposizioni, direi, stonate. Non dimentichiamo che il calcio ha un ruolo anche sociale. Questa è una stagione di passaggio, anzi, di costruzione. All’inizio ho percepito tanti ostacoli, poi siamo andati meglio e abbiamo preso piede, poi mi sono illuso… Mi conforta che tutti perseguiamo il medesimo obiettivo. A giugno ci sarà la rivoluzione? Bisogna avere pazienza. È necessario saper resistere alle tentazioni”.

Non poteva mancare una stoccata al “cugino” Silvio Berlusconi: “Lui vuole il bene del Milan, ma è il primo a sapere che nel calcio bisogna darsi una calmata. Però se c’è un’elezione all’anno, lui un campione all’anno lo compra. È una scusa per divertirsi”. Ma qual è stato il suo colpo? “L’acquisto più intelligente della mia gestione è stato Ronaldo. E l’ho fatto io personalmente. In questo momento, lo ripeto, è però necessario stare più attenti. Una volta mi sentivo obbligato a comprare per provare a vincere. Ma qui si scivola su Calciopoli.
Avevamo una squadra fortissima e non riuscivamo a imporci. Ricorda? Ronaldo, Djorkaeff e la panchina… Una panchina fantastica. Niente. Ma non voglio risvegliare una brutta malattia che è stata estirpata. Credo che il calcio sia più pulito. Prima c’era un’organizzazione, adesso c’è Scommessopoli, che sono tentazioni esercitate sui giocatori. Tutta un’altra storia. Lo scudetto conteso? Agnelli non me lo sfilerà mai. Io so come era quella situazione, non ne percepisco alcuna ingiustizia, è solo una conseguenza. Poi io dichiaro che quello scudetto lo amo di più un po’ per provocazione e un po’ perché è figlio di una sofferenza di troppi anni”.
Meglio parlare di campo e di futuro. Stramaccioni resterà anche in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League? “Non posso fare con lui gli stessi ragionamenti che ho sviluppato con allenatori più maturi. Per come lo conosciamo, Stramaccioni ha tanti pregi e sarebbe un peccato se venisse bruciato da situazioni temporanee fini a se stesse. Ecco perché sono attento a non buttarlo via. Sono rimasto molto affezionato a Mourinho. Di recente ha rilasciato una dichiarazione che più o meno suonava così: noi interisti… Immagino che al Real Madrid non abbiano apprezzato. José entrava nello spogliatoio ed era come se si accendessero le lampadine. Poi è arrivato Benitez, che era un tipo completamente diverso e lasciamo perdere. Comunque, non c’è possibilità che torni”.

Si chiude con il mercato: “Milito e Cambiasso sono due persone che vogliono il bene dell’Inter. Se rinnoveranno con contratti decurtati lo vedremo, non ci saranno problemi con loro. Zanetti e Samuel non smettono. Cassano rinnova? Non mi risulta. Icardi invece dovrebbe essere un nostro rinforzo se chiuderemo con la Sampdoria. Lo vedo molto bene da noi”.

Eurosport

Certo che dire a berlusconi di darsi una calmata sul mercato..solo per aver scambiato Pato con Balotelli dopo aver incassato 70 milioni quest'estate...
 
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