Europei Under 21 - Niente rivincita: la Spagna batte l’Italia 4-2

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fogo1
view post Posted on 19/6/2013, 01:38




Ce ne eravamo andati da Kiev con l’immagine di Iker Casillas che sollecitava il triplice fischio all’arbitro. “Rispetto, ci vuole rispetto”, diceva il portiere della Spagna, nella speranza che la finale dell’Europeo contro l’Italia finisse presto, senza ulteriori umiliazioni oltre al 4-0 segnato dal tabellone. Bene, a Gerusalemme, nella finale dell’Europeo Under 21, il punteggio non è stato poi tanto diverso. A vincere è sempre la Spagna, che nega la rivincita e si impone per 4-2. Ma la forma, nonostante la superiorità di gioco iberica, insegna che il gap si sta forse riducendo. E che, se non ci fosse stato un rigore malandrino sul 2-1 per la “Rojita”, avremmo forse assistito a un finale ben più combattuto. Ma tant’è, la Spagna è ancora una volta campione d’Europa, per la seconda volta consecutiva. Anche a livello di Under 21.
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ITALIA CONFERMATA, MORATA TITOLARE - Devis Mangia non tocca la formazione che ha battuto l’Olanda in semifinale. Confermata la difesa a quattro con Regini terzino sinistro, nessun ritocco anche a centrocampo dove Florenzi resta sull’out di destra al posto di Saponara e Rossi va in mezzo con Verratti. In attacco, resta ancora fuori Gabbiadini, per far spazio al duo Borini-Immobile. Insigne, ovviamente, gioca largo a sinistra nel 4-4-2 degli Azzurrini. Julen Lopetegui, invece, regala la seconda partita da titolare su cinque al capocannoniere del torneo, quel Morata inseguito dal Napoli e preferito a Rodrigo al centro dell’attacco dopo i 4 gol segnati sin qui. Per il resto, la formazione è la stessa che in semifinale si è imposta 3-0 sulla Norvegia: 4-3-3 con Thiago Alcantara e Isco a ispirare la manovra offensiva.

IMMOBILE ILLUDE, ALCANTARA PUNISCE - La Spagna parte subito all’attacco e al 6’ è già in vantaggio. Morata, decisamente più mobile rispetto a Rodrigo, svaria a sinistra e crossa al centro lì dove Caldirola si perde Thiago Alcantara. E il figlio di Mazinho non perdona, insaccando di testa la rete del vantaggio iberico. L’Italia, però, non demorde e, come contro la Norvegia, recupera lo svantaggio in soli 4’. Lancio lungo “alla Verratti” di Bianchetti che pesca Immobile sul filo del fuorigioco. L’attaccante arpiona con classe e conclude con uno splendido lob che beffa de Gea per l’1-1 (10’). Il match si fa palpitante. La Spagna capisce che non può rilassarsi e alza i toni anche a livello fisico, mentre l’Italia si difende in modo strenue, cercando poi la verticalizzazione immediata. Bardi si supera su Koke prima (19’) e su Morata poi (24’), mentre Florenzi sfiora il 2-1 con una gran girata al 24’. A rompere l’equilibrio è ancora Thiago Alcantara, che al 31’ supera un distratto Caldirola su un lancio di Koke dalla sinistra e insacca con il mancino il 2-1. A tagliare le gambe agli Azzurrini è però l’episodio che si verifica al 37’, quando Tello scappa via a sinistra e viene chiuso da Donati in tackle. Il terzino italiano colpisce prima la palla e poi la gamba dell’attaccante spagnolo. Ma per l’arbitro è rigore. Thiago Alcantara lo trasforma e cala il tris, prima tripletta in una finale Under 21 dalla nascita della torneo finale. E l’Under 21 va all’intervallo con tre gol sul groppone.
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NESSUNA REAZIONE, ISCO CHIUDE - Mangia ritarda un cambio che avrebbe dato il minimo di linfa necessario per poter tornare in partita e l’inizio di ripresa, nonostante la girata spedita alle stelle da Florenzi al 51’, è soprattutto la cronaca di un dominio incontrastato della Spagna. Che, facendo possesso sin dalle retrovie, sfrutta la voglia di recuperare degli Azzurrini per veloci ripartenze. Se nel primo tempo a fare la differenza era stata la fascia sinistra, adesso tocca a Tello e Montoya fare il vuoto. Isco fallisce una comoda occasione al 54’, Tello ci prova al 61’ e soltanto Bardi dice no. Mangia si gioca così le ultime chance al 57’ rimpiazza Immobile e Florenzi con Gabbiadini e Saponara. La Spagna neanche se ne accorge e al 66’ chiude i giochi. Montoya scappa a Regini, che lo atterra in area. Altro rigore, questa volta netto, e trasformazione perfetta di Isco, al terzo gol nel torneo. Se non altro Borini, distrutto ma di grande carattere, ci mette del suo e sfruttando un assist di Insigne all’80’ accorcia le distanze per il 4-2 definitivo. Un’altra sconfitta, ma ben diversa da quella di Kiev. Qui l’Italia è rimasta in campo sino all’ultimo, conquistandosi il rispetto centimetro dopo centimetro. Per la rivincita, sarà per un’altra volta.

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NIENTE TITOLO, MA LA FORBICE SI RIDUCE – La terza finale dalla notte di Berlino 2006 non porta ancora bene a una nazionale azzurra. Ma se a Kiev i ragazzi di Prandelli erano stati umiliati, l’Under 21 è rimasta in partita sino all’ultimo - ben più di quanto non dica il punteggio finale – al cospetto di una Spagna (quarto titolo europeo Under 21, uno in meno dell’Italia, e secondo consecutivo) che non perde da 26 partite (vinte tutte e cinque quelle in Israele) ed è parte di un movimento che fa il vuoto da anni. Gli Azzurrini chiudono in lacrime, con il commovente dispiacere di Insigne e Florenzi. Ma si rialzeranno in fretta. Il gap si sta riducendo, la strada è quella giusta. Prima o poi finirà anche per pagare, a patto che qualche club nostrano si decida a puntare seriamente sui questi talenti.
 
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Grifone79.
view post Posted on 19/6/2013, 08:47




Va beh, nulla da recriminare. Ottimo europeo, conclusosi come previsto. La Spagna giocava con 9 titolari il liga, l'italia con 6 giocatori di serie B. Bisogna credere di più sui giovani per dargli da subito maggiore esperienza internazionale.
 
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1 replies since 19/6/2013, 01:38   9 views
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