Supercoppa Europea: vince il Bayern ai rigori

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fogo1
view post Posted on 31/8/2013, 00:32




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Per la prima volta nella storia la Supercoppa Europea si decide ai calci di rigore. A esultare è il Bayern Monaco di Pep Guardiola, al suo primo trofeo dell’epopea bavarese. Il Bayern lava così l’onta della sconfitta patita nel 2009 nella finalissima di Champions nello stadio amico , nel contempo, si aggiudica la sua prima Supercoppa Europea dopo tre finali perse e una non disputata per motivi diplomatici (con il Magdeburgo – squadra della DDR – nel 1974). Partita dai contorni epici dove il Chelsea, per due volte in vantaggio, viene sistematicamente rimontato da l Bayern; la prima volta nel secondo tempo grazie a una bordata da fuori di Ribery, la seconda all’ultimo secondo buono del secondo tempo supplementare grazie al sinistro in mischia di Javi Martinez. Ai rigori si consuma la più atroce delle beffe per Jose Mourinho; dopo nove rigori esemplari Romelu Lukaku fallisce l’ultimo penalty della serie. Chelsea che chiude meritatamente in vantaggio il primo tempo punendo le disattenzioni difensive di un Bayern privo delle giuste distanze tra i reparti; nella ripresa il gol di Ribery e l’ingresso di Javi Martinez rivoluzionano il Bayern. Il Chelsea, nel momento di maggior pressione avversaria, alza la testa e ribatte colpo su colpo. Ne nasce una partita avvincente e priva di pause, fino all’espulsione dello sciagurato Ramires che costringe i blues a giocare i supplementari in inferiorità numerica. Lo strepitoso gol di Hazard illude il Chelsea, salvato a più ripresa dai prodigi del portiere Cech, fino all’ultimo – fatale – guizzo di Javi Martinez. Tra le tante cartoline della serata dell’Eden Stadium di Praga un Mourinho che aizza lo spicchio riservato ai tifosi del Chelsea per incitare a gran voce la propiria squadra nel momento di maggior pressione bavarese e l’abbraccio collettivo dei giocatori del Bayern a Guardiola dopo il gol di Ribery.

DUE FILOSOFIE A CONFRONTO - Il Bayern si presenta alla serata di gol con il consueto abito del 4-1-4-1; la vigilia della gara in casa bavarese è rovinata dalla notizia del forfait di Bastian Schweinsteiger, così è Toni Kroos ad agire da schermo davanti alla difesa, Lahm viene impiegato nelle vesti di mediano e Rafinha lo sostituisce sulla fascia destra; Robben e Ribery sono le ali a rifornimento dell’unica punta Mario Mandzukic. Per contro il Chelsea si presenta con l’abituale 4-2-3-1, con David Luiz al posto di John Terry al centro della difesa, Schurrle (e non Mata o De Bruyne) sulla batteria dei trequartisti insieme a Oscar e Hazard; Fernando Torres agisce da unico terminale offensivo. Willian ed Eto’o non possono essere impiegati a Praga.

PERLA DI FERNANDO TORRES - Il Bayern al solito detiene percentuali “catalane” di possesso palla, ma la distribuzione della palla è impacciata e contratta; il pragmatico Chelsea di Mourinho ha tutto il tempo di rintanarsi nella propria metà campo e di ripartire affidandosi all’estro della “meglio trequarti”, un reparto dove non stecca nessuno. Basti riavvolgere il nastro sull’azione del primo gol; Hazard vola in contropiede umiliando Rafinha e allarga sulla destra per Schurrle: sul preciso cross del tedesco Torres si rende protagonista di una spettacolare girata di controbalzo con l’interno destro del piede; la palla sbatte sul palo e s’insacca in rete. Guardiola si accorge che così non può andare, così arretra il raggio di azione di Lahm e libera Kroos dai compiti di regista difensivo. È l’Uefa Best Player Ribery che suona la carica chiamando alla complicata deviazione in corner Cech; prima del vantaggio blues lo stesso Ribery si era divorato una ghiotta chance da rete sparacchiando a lato un sinistro da ottima posizione, su ottima apertura di Muller. Il Bayern riesce a presentarsi la tiro con facilità ma si espone alle ripartenze avversarie e paga le croniche distrazioni di un Dante a dir poco inadeguato, nettamente sconfitto nel duello con Torres.

EURO-RIBERY, SUPER NEUER - La fiammata DI Ribery coglie il Chelsea impreparato al rientro in campo nel secondo tempo: il francese riceve palla da Kroos, alza la testa e fa partire una saetta che buca le mani di un Cech non irrprensibile. È la scocca che serviva al Bayern; dopo la rete del pareggio i bavaresi caricano a testa bassa assediando un Chelsea inerme al cospetto di una squadra totalmente trasformata, che torva l’assetto ideale quando Guardiola leva dalla mischia l’ex Genoa Rafinha, riporta capitan Lahm sulla fascia destra e inserisce Javi Martinez. Sembra il preludio di un assedio verso un’unica porta, invece il Chelsea dimostra di essere una grande squadra, perché comincia a ribattere colpo su colpo con i suoi uomini di classe. Ancora una volta, però, il tappetino rosso verso la porta di Neuer lo srotola il disastroso Dante, il cui scivolone da il là alla solare occasione da rete capitata sui piedi di Oscar: ci vuole un miracoloso Neuer per la respinta con il piedone sinistro a evitare un gol già fatto del fenomenale brasiliano. Il Bayern si disunisce, fallisce sistematicamente l’ultimo passaggio e rischia di capitolare in almeno due occasioni: sulla la traversa di Ivanovic e sul colpo di testa di David Luiz sventato dal nuovo miracoloso intervento del miglior portiere del mondo, Manuel Neuer. Sul ribaltamento di fronte il folle Ramires attenta alle caviglie del subentrato Gotze e lascia anzitempo il terreno di gioco: sacrosanta l’espulsione per il brasiliano e Chelsea costretto in dieci nella mezzora dei tempi supplementari.

SUPPLEMENTARI E RIGORI DA BRIVIDI - Era destino che all’Eden Stadion quel geniale folletto di EDEN Hazard lasciasse il segno: la rete del 2-1 Chelsea è un capolavoro da ammirare senza sosta: doppio dribbling in accentramento dalla sinistra e bordata a beffare Neuer. Da lì è un assedio bavarese senza soluzione di continuità: sono le miracolose parate di Cech a mantenere il Chelsea in vantaggio (sui colpi di testa di Mandzukic e Javi Martinez il portiere ceco, idolo di casa, sfodera due interventi da fuoriclasse cristallino), ma il numero uno dei blues è costretto ad arrendersi alla zampata in mischia di Javi Martinez. La lotteria dei rigori è fatale per il Chelsea: tra trasformazione esemplari ( Alaba. Luiz e Kroos tra gli altri) e rigori da brividi (il rigore del 5-4 di Shaqiri è guidato da una mano invisibile ostile a Mourinho) la contesa e il finale perfetto per il Bayern Monaco lo determina la parata di Manuel Neuer sul penalty tutt’altro che irresistibile di Lukaku.

Un epilogo epico per uno scontro tra due mondi, due filosofie opposte, semplicemente due grandi squadre. Il meglio del calcio europeo è passato dall’Eden Stadium di Praga: Chelsea e Bayern Monaco hanno le credenziali per incrociare il loro cammino in primavera inoltrata.

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