Alla fine l’Europa si rivela ancora amara. La Juventus non riesce nella rimonta, pareggia senza segnare allo Stadium (prima volta quest’anno in casa senza fare gol) e manca la finale in casa. A Torino, il 14 maggio, ci sarà il Benfica. Una squadra tosta quella lusitana, abituata più dei bianconeri a questo tipo di partite e ordinata nel difendere il 2-1 dell’andata al Da Luz. Hanno deluso Tevez e Llorente, hanno sorpreso le scelte di Conte, che ha escluso il bianconero più in forma (Marchisio) e ha tardato nei cambi, hanno deciso le imprecisioni dei bianconeri in zona offensiva. La squadra di Jorge Jesus non ha rubato nulla, ma è venuta a giocarsi la sua onesta partita, puntando sulla solidità difensiva (ottimi Garay e Luisao) e proteggendo bene il suo giovane portiere Oblak, raramente impegnato dagli attaccanti della Juventus.
Il Benfica va in finale per la seconda volta consecutiva e il Portogallo ci supera nel ranking Uefa. Il tutto a prescindere dalla “maledizione di Béla Guttmann”, che vede il Benfica sconfitto nelle sue otto finali europee disputate dopo l’addio del grande allenatore ungherese. A Torino, nell'ultimo atto dell'Europa League 2013/14, ci sarà il Siviglia. La Juventus potrà godersi il suo terzo Scudetto consecutivo lunedì 5 maggio, il 30° ufficiale, con l’amarezza e la consapevolezza di avere ancora tanto da migliorare per poter sollevare un trofeo europeo, Champions o Europa League che sia.
LA CRONACA
Nel primo tempo la Juventus soffre l’organizzazione e la brillantezza atletica del Benfica. I portoghesi sono attenti dietro, con un grande Luisao a guidare ogni chiusura, e bravi a proporsi in avanti grazie all’ottimo lavoro di Gaitan e Rodrigo, che sulla trequarti non danno mai punti di riferimento ai bianconeri. Col passare dei minuti, però, la squadra di Conte cresce e comincia a creare occasioni: vanno vicini al gol Tevez in girata, Vidal e Bonucci con due colpi di testa pericolosissimi e, proprio allo scadere della prima frazione, Vidal, sempre di testa. Il cileno manca il bersaglio su cross di Asamoah, schiacciando troppo e permettendo al solito Luisao di salvare sulla linea. Lo 0-0 non si schioda e all’intervallo i bianconeri sono ancora a caccia del gol qualificazione.
Nella ripresa la Juve schiaccia i portoghesi, ma non riesce a rendersi davvero pericolosa. Rodrigo mette i brividi allo Stadium in contropiede, Perez ferma fallosamente Vidal e viene espulso per doppia ammonizione. Siamo al 67’ e i lusitani sono in 10. Allora Conte inserisce Giovinco, Osvaldo e, troppo tardivamente, Marchisio. L’attaccante vede Clattenburg annullargli un gol giusto per fuorigioco. Poi nel finale concitato vengono espulsi dalla panchina Markovic e Vucinic, in una lite serbo-montenegrina, Garay si fa male colpito da Pogba, ma nemmeno l’assedio finale, con il Benfica in 9, porta i bianconeri al gol. Caceres impegna di testa Oblak, nell’unica vera occasione del secondo tempo. È il 97’, non c’è più tempo. Finisce 0-0 e in virtù del 2-1 dell’andata in finale ci va il Benfica.
LA STATISTICA CHIAVE
Questa è la prima volta in stagione che la Juventus non riesce a segnare in casa (in 25 partite). 63% - Il possesso palla della Juve stasera, il più basso per i bianconeri in questa stagione nelle coppe europee. Il Benfica, invece, resta imbattuto: tra campionato e Europa League non ha mai perso nel 2013/14. Solo due sconfitte in Champions per i lusitani e una in Coppa di Lega.
IL MIGLIORE
LUISAO ED EZEQUEIL GARAY. È molto semplice: annullano totalmente Llorente e limitano Tevez. Sontuosi.
IL PEGGIORE
ARTURO VIDAL E STEPHAN LICHTSTEINER. Il generale la fascia destra bianconera non arriva una volta sul fondo. Il cileno è la controfigura di sé stesso e si vede, sul finale di primo tempo, poi, si mangia una delle rare occasioni della Juventus con un colpo di testa. Lo svizzero, molto più semplicemente, non arriva una volta sul fondo… e quando nei minuti finali manca il controllo solo davanti a Oblak si intuisce come finirà la serata della Juventus.
IL TABELLINO
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci (Dal 73’ Giovinco), Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Vidal (Dal 78’ Marchisio), Asamoah; Tevez, Llorente (Dal 78’ Osvaldo) . All. Conte
BENFICA (4-2-3-1): Oblak; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Siqueira; Enzo Perez, Amorim; Markovic (Dal 85’ Sulejmani), Rodrigo (Dal 69’ Almeida), Gaitan (Dal 76’ Salvio); Lima. All. J. Jesus
Arbitro: Mark Clattenburg (ING)
Gol: nessuno
Ammoniti: Rodrigo, Asamoah, Oblak, Salvio
Espulsi: Perez (B) al 67’ per doppia ammonizione. Vucinic (J) e Markovic (B) dalla panchina.
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