La festa prima della partita, una quarantina di minuti di gioco, poi l'invasione di campo e infine i saluti doverosi col giro d'onore insieme alla famiglia. E' questa la giornata speciale di Javier Zanetti, che si ritrova emozionato al microfono del Meazza per salutare i suoi tifosi.
I suoi 19 anni all'Inter hanno un peso enorme e così Pupi si trova a dover parlare con le lacrime agli occhi, ma con la positività di sempre.
"Grazie a tutti, lo sapete come è difficile parlare in questo momento, dirvi che siete meravigliosi è poco - dice il capitano - Voglio ringraziare i miei compagni, tutti quelli che in questi anni sono stati al mio fianco in qualsiasi momento. Ho cercato sempre di onorare e difendere la maglia dell'Inter in qualsiasi Paese del mondo. Ho imparato ad amarla grazie a voi, vi amerò per sempre".
"Ringrazio mia moglie Paula, i miei figli, mio padre che è in Argentina ed è davanti alla tv ma non è voluto venire qui - prosegue - Ringrazio mia mamma che dal cielo sicuramente è felicissima come me. Ringrazio la famiglia Moratti per tutti questi anni e per la fiducia dimostrata nei miei confronti, e anche Erick Thohir per darmi la possibilità di continuare in questa grande famiglia, è sempre stato il mio sogno. E grazie ai miei fantastici compagni, quelli di quest'anno e quelli avuti durante la carriera, che mi hanno dimostrato tantissimo affetto. Finisce una bellissima carriera difendendo questa maglia che amo veramente. Adesso mi tocca fare altro, non so se lo farò bene o male però sono sicuro che difenderò l'Inter come ho fatto in campo".
Poi, dopo il giro d'onore, prende la parola l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti: "Ho il piacere e l'onore di salutare il capitano Javier Zanetti, un uomo che ci ha fatto sempre sentire fieri di essere interisti. Con lui abbiamo vinto tanto, tutto, ma credo che una persona con quella professionalità e col suo cuore meritasse il nostro amore e il nostro affetto per sempre".
Poi, dopo l'abbraccio conb Moratti, Zanetti riprende la parola, sempre più commosso. "Prima, per l'emozione, ho dimenticato di ricordare tre persone che hanno fatto grande questa Inter: Giacinto Facchetti, Peppino Prisco e Benito Lorenzi che ci guardano da lassù- dice tra gli applausi delle tribune - Grazie per aver sopportato di vedere un vecchietto di 40 anni correre su un campo da calcio. Grazie per avermi amato, vi amo veramente. Mi rivedrete presto".
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